Addio al nubilato a Valencia.

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Maggio 2017.

Ogni viaggio è un viaggio a sè. Ci si approccia in maniera diversa ai luoghi e alle relative attrazioni a seconda che si parta in coppia, in famiglia o con gli amici. Il mio viaggio a Valencia è stata una toccata e fuga, durato il tempo di un weekend. Probabilmente, se ci fossi andata col mio boy friend o con ‘pochi intimi’ l’avrei conosciuta più a fondo, ma in 10, per un addio al nubilato, c’è poco da vedere! 😉

Tuttavia, tra un happy hour e l’altro, non ho potuto fare a meno di farmi avvolgere da quella familiare ‘brezza’ spagnola. Mi ricordava il mio viaggio a Madrid di qualche anno fa. Un gentile cielo azzurro ci ha accolte tra le vie di una città non troppo grande, nè dispersiva, in alcuni tratti somigliava ad un piccolo borgo medievale.

Per fortuna, l’entusiasmo per l’addio al nubilato della nostra Michela, non ci ha distratte a tal punto da perderci la cattedrale. Protagonista indiscussa di una delle piazze principali: Plaza del Virgen.

Magnifico esempio della mescolanza di stili in perfetto equilibrio tra loro. La Cattedrale di Valencia rappresenta un complesso architettonico unico nel suo genere. Al suo interno conserva intatto l’oggetto per il quale turisti ed esperti di tutto il mondo fanno visita in qualsiasi momento dell’anno: il Santo Graal. All’interno di una cappella si trova la coppa che, secondo la leggenda, sarebbe stata usata da Gesù Cristo durante l’ultima cena.

Il mercato della seta e lo storico mercato ortofrutticolo raccontano di una città dal ricco patrimonio storico e socio culturale, incorniciata da un lungomare infinito. Avevi quasi l’impressione di stare a Miami. La sua larga spiaggia, da un lato della strada, e i localini sempre affollati dall’altro.

L’Oceanografico è l’attrazione più spettacolare della città. Una volta dentro ti dimentichi del mondo che ti sei lasciata alle spalle, per sentirti un tutt’uno con le specie animali. Le abbiamo viste quasi tutte, ma il mondo marino è quello più suggestivo, ricreato con lunghi corridoi di vetrate in mezzo al mare. Sembrava di attraversare gli oceani più profondi, incontrando tutte le tipologie di pesci possibili. Mancava solo la canzoncina “In fondo al mar” per sentirti dentro al cartone animato “La Sirenetta”.

Valencia è quel posto tranquillo dove puoi trascorrere il tuo tempo come meglio credi. Ti offre ogni varietà di avventura e svago: dalla passeggiata al mare, alla visita al museo, alla movida notturna. Allegra e accogliente come, forse, ogni località della Spagna. Adatta a tutte le tasche. È quel genere di città che quando vai via ti manca. Senti la nostalgia di quella leggerezza che si respira tra le sue vie e dell’inspiegabile spensieratezza delle persone che incontri. Sembra stiano perennemente tutti in vacanza. Ogni giorno si trova una buona scusa per fare festa. Ed è davvero difficile non farsi trascinare da quella frenesia travolgente e dalla semplicità con cui tutti sembrano godersi la vita. Ti viene voglia di trasferirti lì per sempre.

Ma forse, quel che più di tutto mi è rimasto nel cuore di questo mini viaggio a Valencia sono state le mie amiche di sempre. Quelle con cui cresci, scopri il mondo, litighi, ti allontani. Le stesse che fai fatica a mettere tutte d’accordo sulla scelta della pizzeria, ma che in fondo adori come non adorerai mai nessun’altro.

È stato meraviglioso andarsene in giro per i localini del Barrio del Carmen, il quartiere della movida valenciana. Con la nostra futura sposina vestita in modo imbarazzante e attirando l’attenzione di tutti i passanti. Farle fare le cose più assurde e ridere fino allo svenimento, come se il giorno dopo non avessimo l’aereo di ritorno di prima mattina!

È stato come tornare indietro nel tempo, sentirsi di nuovo un gruppo di liceali che deve ancora affacciarsi alla vita vera, quella degli adulti. Come se i nostri sogni non fossero ancora il carro trainante della nostra distanza geografica. Sentirsi complici, sentirsi ancora “piccole”, come lo eravamo al nostro primo viaggio in Grecia, dopo la maturità.

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Come, forse, lo saremo sempre quando saremo ogni volta tutte insieme.